Matteo Rigadin Olivero

Incursioni poetiche nella vita e nell’arte di un personaggio del Divisionismo

Performance teatrale
contributi ai testi di Daniela Bernagozzi
costumi di Valentina Corcetti
compagnia teatrale Coltelleria Einstein
Produzione Museo IL DIVISIONISMO 
Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona

Un’attrice e un attore percorrono la vita del Pittore Matteo Olivero, importante rappresentante del Divisionismo. In scena pochi oggetti: un cavalletto, i costumi dei personaggi, un tavolino, un mantello. Giorgio Boccassi veste i panni del pittore e ne interpreta i sentimenti, le vicende e ne legge le lettere alla cara madre.Donata Boggio Sola è di volta in volta narratrice e madre. Soprattutto le lettere scandiscono l’azione teatrale: sono le lettere che si scambiano madre e figlio, ma anche l’epistolario fra Olivero e Pellizza da Volpedo, che è stato per un certo tempo punto di riferimento artistico per il pittore di Acceglio ed è diventato anche suo caro amico. La personalità di Matteo Olivero è complessa e nell’azione teatrale se ne segue la peculiarità. Così Matteo Olivero scrive di se stesso e della propria arte:

Di carattere molto allegro, molto sensibile alle gioie e ai dolori, serio quando occorre, e chi da poco mi conosce ha quasi soggezione.

Una certa timidezza, un certo riserbo colle persone cui ho poca confidenza, facilmente farsi scambiare la mia serietà per superbia, impressione che ben presto svanisce quando si ha occasione di essere maggiormente a mio contatto.

Ho per maestro la natura; dipingo solo ciò che sento. Amo fare i quadri di grandi dimensioni, perché meglio possono spiegare ciò che sento e ciò che vedo, e nei miei paesaggi cerco sempre gli effetti di luce vibrata, di rendere i momenti poetici. Nella tecnica tendo alla scomposizione dei colori.

Scheda didattica